Articolo pubblicato in Siracusa Press
Salute ed energia sono 2 argomenti strettamente correlati e reciprocamente funzionali.
Analizzando l’attuale situazione sanitaria (mondiale) la guerra al Covid-19 durerà nel migliore dei casi il tempo di trovare una cura efficace e definitiva e vaccinare tutta la popolazione, fino ad allora continueremo a mantenere restrizioni per cercare di contenere la curva dei contagi. Gli scienziati ritengono ancora un anno e forse più: periodo entro il quale le nostre abitudini continueranno ad essere stravolte in ogni campo, dall’educazione alla vita sentimentale, dalla possibilità di fare carriera a quella di vedere i propri cari. Con costi umani, economici e psicologici mai studiati prima.
Stiamo assistendo alla digitalizzazione di massa di molte attività, dalla scuola alle attività commerciali, a quella sul controllo degli spostamenti e dei parametri biometrici dei cittadini, l’inevitabile cambiamento dei nostri modi di abitare le città, l’onda lunghissima del panico postcorona è destinata a restare.
La crisi, questa emergenza sanitaria ha evidenziato inoltre come la nostra società abbia fondato il proprio modello di città, di sviluppo su premesse sbagliate, basando il suo sviluppo sulla mobilità e sul consumo di risorse illimitato.
Questo modello di città nell’era post coronavirus sicuramente non funzionerà più. Anche per questo dobbiamo considerare l’importanza delle comunicazioni, della rete interconessa, dello smart working, per continuare a sostenere la riduzione delle emissioni di CO2 collegate alla progressiva rifondazione dell’attuale modello di mobilità.
Ma non solo, il modello di città attuale tenderà al recupero delle nostre residenze al loro radicale ripensamento, valorizzazione, come luoghi sicuri, dove lavorare, fare sport, movimento; ripensare il proprio stile di vita e realizzare nuovi spazi, modulari e modulabili per migliorare il confort abitativo.
Per questo è sempre più importante il tema della Salute ed aiutare gli altri a vivere meglio. In Europa è adesso attivo il Protocollo WELL, il cui obiettivo è infatti il miglioramento delle condizioni di salute e il benessere mentale di chi occupa un dato spazio costruito.
I precetti alla base della certificazione WELL, nascono per poter al meglio gestire e vivere il tempo trascorso negli ambienti chiusi, ovvero circa il 90% di una giornata, possono essere applicati a tutti i settori dell’edilizia e a tutte le destinazioni d’uso degli edifici – residenziale,
scolastica, ospedaliera, negli ambienti lavorativi – uffici, industrie – nei quali il raggiungimento di una condizione di serenità può avere risvolti positivi anche sulla produttività dell’intera azienda.
Dato dunque che le abitazioni saranno il fulcro centrale dei prossimi anni bisognerà rapidamente agire su esse.
Con il Decreto Rilancio e la misura del Superbonus 110% è possibile investire sulle abitazioni, ristrutturarle e adeguandole a criteri nzeb (edifici a energia quasi zero) per accelerare questa transizione e trasformazione degli edifici esistenti in nzeb. partendo dal presupposto che obiettivo di questa nuova era sia quello di “Aiutare a vivere meglio” e vivere meglio significa inquinare meno, spendere meno, risparmiare, stare meglio psicologicamente e fisicamente appare evidente come il tema della Salute sia strettamente correlato al tema dell’energia.
Questo lavoro sulle abitazioni e la riduzione del loro prossimo impatto ambientale, sono punti dominanti del futuro delle nostre città vista l’attuale incidenza delle nostre abitazioni, responsabili del 40% della CO2 mondiale. Inoltre resta aperto il tema della riconversione dei patrimoni industriali e residenziali con il dilagare delle tecnologie a buon mercato con assunzione di processi produttivi molto più snelli e veloci, contestualmente allo snellimento dell’apparato elefantiaco/burocratico italiano che ad oggi è solo un rallentamento.
Appare dunque opportuno per tutti ripensare le figure professionali fondamentali (architetto progettisti) che devono fornire servizi online seri, affidabili, sostenibili e diffusi che aiutino le persone, la società civile a vivere meglio per affrontare meglio questa fase emergenziale nelle varie fase di emergenza e post coronovavirus.
Il tema della salute per noi architetti si pone dunque oggi come un tema obbligatorio per insegnare a vivere meglio dal punto di vista scientifico, tecnico e metodologico; noi professionisti dell’abitare e della costruzioni abbiamo il dovere di aiutare a capire come poter vivere meglio nelle nostre abitazioni e nelle nostre città sia in questo delicato periodo storico di emergenza che nella fase post emergenza.
Siracusa 30/10/2020