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EDILIZIA SOSTENIBILE
 
RENDERE LE NOSTRE ABITAZIONI ENERGETICAMENTE EFFICIENTI VUOL DIRE CONSUMARE MENO ENERGIA A PARITA' DI CONFORT, QUINDI RISPARMIARE
Le rilevanti detrazioni fiscali con la finanziaria 2008 assicurano particolari vantaggi
 
Articolo pubblicato ne: IL PONTE - settimanale, Siracusa (Italia) - 14 febbraio 2009
Ma gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica sono costosi? e quali sono le agevolazioni realmente previste?
Prendendo spunto da questa domanda vorrei fare chiarezza nel campo dell’efficienza energetica e, a riprova di quanto precedentemente scritto  nell’art. del 24 gennaio,  dimostrare che cio che e’ ecologicamente sostenibile deve essere economicamente sostenibile.
Specialmente  in un momento storico, come quello attuale, di cambiamenti climatici ed economici in cui c’e’ molta confusione e’ fondamentale riuscire a barcamenarsi nei meandri delle innumerevoli informazioni e delle possibilità di risparmio sia in termini energetici che economici . Inoltre e’ un periodo in cui i tassi dei mutui tendono ad abbassarsi e diventa interessante acquistare una casa o investire negli immobili, cosi e’ importante essere informati su come risparmiare e come adottare le migliori soluzioni per il risparmio energetico ed economico, anche al fine di adeguarsi alle nuove normative.
In realtà e’ possibile ottenere risultati di efficienza energetica senza rilevanti sacrifici economici ma con opportuni investimenti, ammortizzabili in breve tempo. Fare interventi di efficienza energetica nella nostra casa e’ conveniente davvero, si possono ottenere una riduzione notevole dei consumi  e dei costi di gestione.  Intraprender interventi di risparmio energetico significa dunque consumare meno energia e ridurre subito le spese di riscaldamento e condizionamento; migliorare le condizioni di vita all’interno dell’appartamento, aumentando il suo livello di confort ed il benessere di chi vi soggiorna e vi abita; rispondere in maniera più consapevole e corretta ai nuovi obiettivi ecologici: salubrità degli ambienti, utilizzo di materiali a basso impatto e, soprattutto, contenimento dei consumi.  
Inoltre proteggere l’ambiente in cui viviamo e contribuire alla riduzione del’inquinamento del nostro paese e dell’intero pianeta dove vivranno in nostri  figli, “le generazioni future”, ridurre sensibilmente i consumi di combustibile da fonti fossili e indirizzarsi verso fonti energetiche alternative, significa investire in modo intelligente e produttivo i nostri soldi. Se gli interventi sono ben progettati, gli investimenti  rientrano in tempi brevi , grazie alla riduzione dei consumi immediatamente visibile nella bolletta energetica, anche in assenza di incentivi. Per avere garanzie sull’efficacia degli interventi e’ molto importante e necessario che un tecnico svolga, preventivamente, una diagnosi energetica dell’edificio, individui le soluzioni tecniche per migliorare le prestazioni ed effettui le relative valutazioni economiche.
Quindi rendere le nostre abitazioni energeticamente efficienti vuol dire consumare meno energia a parità di comfort, quindi risparmiare! E le detrazioni li rendono particolarmente vantaggiosi. Oggi la politica di governo incentiva gli interventi di risparmio energetico offrendo rilevanti sgravi fiscali per lavori di ristrutturazione della casa che ne migliorino l’efficienza energetica . Dopo un tormentato percorso tra voti di fiducia, mozioni, ricatti e concessioni, La legge finanziaria 2008 (L.n.244 del 24/12/07) conferma la linea della precedente finanziaria per quanto riguarda gli incentivi al risparmio energetico, ripristinando, seppur con qualche modifica, un provvedimento che aveva in questi anni mostrato tutta la sua validità. Sono stati dunque prorogati gli incentivi già previsti, quali le detrazioni Irpef pari al 55%  delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica sugli edifici esistenti  entro il 31 dic 2010 e ne sono stati introdotti di nuovi  (G.U. n. 300 del 28/12/2007). Possono usufruire delle detrazioni le persone fisiche, gli enti , le imprese, per le spese effettuate su edifici , parti di edificio o su unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, valide sia per gli operatori del settore ma soprattutto per il cittadino che vuole investire nelle fonti d'energia rinnovabile o in un impianto con pannelli solari termici. Eccellente novità e’ che non sono previsti tetti di spesa .  Dopo aver riconfermato il bonus fiscale, viene anche introdotto l’ obbligo di fonti rinnovabili nelle nuove costruzioni,  una modifica all’articolo 4 del Dpr 380/2001 (Testo Unico dell’edilizia) che prevede che, a decorrere dal 1 gennaio 2009, deve essere prevista, per gli edifici di nuova costruzione, l'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa. E’ importante quindi, per chi decide di comprare un’abitazione di nuova costruzione, di esigere la conformità da parte del costruttore o venditore di tali dotazioni.
Per gli edifici esistenti invece gli interventi ammessi alla detrazione sono: interventi di riqualificazione energetica globale di interi edifici; coibentazione di strutture orizzontali e verticali; la sostituzione di finestre, comprensive di infissi o in alcuni casi di portoni; l’installazione di pannelli solari termici; la sostituzione completa o parziale di impianti di riscaldamento con altri dotati di caldaie a condensazione o con pompe di calore ad alta efficienza.  Per tutti gli interventi possono essere detratte anche le spese per le prestazioni professionali necessarie alla loro realizzazione, compresa la redazione dell’attestato di certificazione energetica o di qualificazione energetica e l’asseverazione, documenti necessari all’ammissibilità’ delle agevolazioni. Esistono anche altre forme di agevolazioni quali detrazioni del 36% per la manutenzione straordinaria delle abitazioni, l’Iva agevolata al 10% per le ristrutturazioni edilizie edal 2009 alcuni comuni potranno decidere un’aliquota Ici sotto il 4 per mille per chi installa impianti a fonte rinnovabile per produrre energia elettrica o termica.  
In definiva bisogna comprendere che gli ecoincentivi e tutte le agevolazioni previste riguardano tutti quegli interventi  che permettono il raggiungimento degli indici di risparmio energetico richiesti dalla legge, contribuendo all’eco-efficienza dell’edificio ma e’ fondamentale rendersi conto che, anche utilizzando lampadine ed elettrodomestici ad alta efficienza, diffusori idrici adatti, spegnendo i led dei televisori e dei computer, si possono risparmiare tra il 15% e il 20% di energia l’anno. Ricordo inoltre che sono previsti ecoincentivi anche per la sostituzione di elettrodomestici con altri di classe energetica non inferiore ad A+, con detrazioni pari al 20% del costo.
Personalmente, seguendo percorsi di analisi, convegni, confrontando le varie esperienze di colleghi italiani e stranieri, individuando gli elementi e le soluzioni adottate e gli aspetti positivi, o viceversa non convincenti, sono emerse alcune riflessioni sulla possibile applicazione dei concetti evidenziati al clima variegato della nostra nazione e collegandomi a quanto sopra vorrei fare un esempio pratico per render ancora più chiaro il concetto di risparmio energetico/economico, riferendomi ovviamente alla nostra realtà locale.
In un città come Siracusa, comune che gode di una favorevolissima posizione climatica, alcune voci di spesa, quali il riscaldamento,  potrebbero anche essere annullate! Non e’ forse vero che il sole scalda già naturalmente le nostre case ed in inverno spesso si rileva una  temperatura esterna più alta rispetto a quella interna di un edificio? Questo perché spesso si costruisce senza un’adeguata riflessione progettuale a monte, un orientamento scorretto,  materiali inadeguati, una cattiva esecuzione dei lavori  ma la causa principale e’ quasi sempre il cattivo isolamento termico.  Ad una spesa dei consumi troppo alta contribuiscono molto le dispersioni termiche dovuta al cattivo isolamento e ai vecchi impianti di riscaldamento poco efficienti presenti nelle nostre abitazioni. Per esempio,  in questo periodo il consumo per il riscaldamento sicuramente incide molto sulla bolletta energetica,  ma se riflettiamo sui dati fissati dalle vigenti normative ci rendiamo conto di quanto sia incongruo.
A Siracusa, città che gode di un clima mite, senza consistenti sbalzi termici e temperature miti, con medie climatiche (riferite agli ultimi 30anni) non inferiori ai 5 gradi, il riscaldamento dovrebbe accendersi per non più di 100 giorni l’anno. E’ un dato su cui riflettere se pensiamo che in Trentino Alto Adige o Val d’Aosta, le regioni italiane più avanti nel settore della progettazione sostenibile ed efficienza energetica, il fabbisogno del riscaldamento raggiunge i 250 giorni/l’anno. Ciò dimostra come essi abbiano bisogno di tecniche costruttive più complesse per ridurre gli sbalzi termici, e come da noi molti di questi non siano necessari. In fondo basterebbe un po’ di buonsenso nella progettazione o nel recupero di edifici esistenti per ottenere edifici eco-efficienti  con un conseguente notevole risparmio economico.  
In Italia infatti, per legge (D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412), la temperatura massima di riscaldamento delle abitazioni e’ fissata a 20 °C, se pensiamo  che la temperatura a Siracusa scende al di sotto dei 20 °C solo per 3 mesi l’anno ca, viene immediato comprendere come il fabbisogno termico per il riscaldamento a Siracusa debba essere minimo. In base ai calcoli geografici ed alle tabelle che individuano le fasce climatiche dei comuni d’Italia i valori che si evidenziano indicano temperature medie giornaliere prossime alla temperatura fissata per l'ambiente riscaldato ed un breve periodo di utilizzo del riscaldamento. Siracusa si colloca in fascia B: con 799 gradi/giorno, in cui sono previste 8h giornaliere di accensione dell’impianto di riscaldamento, dal 1/12 al 31/3; valore molto interessante soprattutto se si rapporta con gli altri comuni italiani e molto prossimo alla fascia A, di cui si fa presente sono annoverati solo i comuni di Lampedusa e Linosa e Porto Empedocle (AG), comune quest’ultimo che di fatto ha la stessa latitudine di Siracusa! o a comuni quali Sestriere, che ha il valore più alto con 5165 gradi/giorno o quali Bolzano, Torino, Milano, che si collocano nella fascia climatica E,  con 2101-3000 gradi giorno e devono accendere il riscaldamento per  14 ore al giorno dal 15/10 al 15/4.  Appare evidente quanto sia favorevole la nostra condizione climatica e comprendere come la riduzione in termini energetici sia tanto maggiore quanto maggiore è il grado di isolamento dell’edificio.
Dunque, secondo queste considerazioni a Siracusa le spese per il riscaldamento dovrebbero essere minime o addirittura nulle. A conferma di tutto, procedere ad opportuni interventi di riqualificazione energetica quali coibentazione e isolamento termico oltre un’accurata progettazione ed un comportamento responsabile e sostenibile potrebbero eliminare consistenti voci di spesa nei consumi.

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